Soirée du debut de l’eté
La
Versilia è da circa un secolo la quintaessenza del lusso, divertimento, del
bello. Il Grand Hotel Principe di Piemonte ne è l’esempio in termini di
eleganza, stile, raffinatezza e distinzione. E la sua terrazza posta al 5° piano
permette di godere la Versilia a 360° e spingere lo sguardo oltre il Golfo dei
Poeti da una parte e l’Elba dall’altra. Il Ristorante “Piccolo Principe”, posto
al bordo della piscina sulla terazza, ancora una volta è stato il protagonista
della Soirée du debut de l’eté organizzato
dalla Chaîne des Rôtisseurs Baillage Versilia.
Una
gioia per gli occhi e una delizia per il palato.
Lo
chef Giuseppe Mancino,noto per la sua cucina concreta, ci ha atteso con un menù
che ha spaziato con esiti felici in diverse posizioni partendo dalla
stagionalità dei prodotti rivisitando la tradizione di questa terra. E’ stato
un trionfo per la gola.
L’Azienda
Ricci Curbastro della Franciacorta, ancora una volta, ha voluto essere presente
con i suoi spumanti e non solo per riuscire in abbinamenti equilibrati. Il
personale ha sfoggiato una straordinaria professionalità al punto di accorgersi
già all’amuse-bouche se qualcuno degli ospiti era mancino e provvedere di
conseguenza per il posizionamento delle posate. Il sommellier attento nel
tenere i calici al giusto livello.
Il
tavolo d’angolo per i finger food, continuamente diversi, di una eleganza
sopraffina, è stato l’inizio di questa soirée baciata dal tramonto versiliese,
mentre la spiaggia, preparata per la notte, si lasciava accarezzare da una
“risacca” dai tempi costanti.
Seduti
ai tavoli, i saluti di rito del Bailli Roberto Novi che ha presentato il
Baillage ospite, quello di Firenze, rappresentato dal Bailli Gerardo Blanca,
accompagnato dalla sua gentile Signora e da altri suoi componenti.
Il
ricordo dell’amico della Chaîne nonché famoso ristoratore versiliese Fabio
Canova, meglio conosciuto come “Bombetta”, scomparso di recente, è stato
richiamato dal Vice-Chargé de presse Urano Cupisti che, con parole semplici, ha
ricordato uno dei pionieri della ristorazione versiliese degli anni ’60, la
Versilia della Bussola, degi “anni ruggenti”.
Riccardo
Ricci Curbastro, titolore nonché enologo dell’Azienda partner della serata, ci
ha ricordato il perché del nome Franciacorta, la sua storia, il territorio, il
bacino idrografico del Lago d’Iseo e del suo emissario Oglio e la qualità dei
suoi spumanti.
Il
tintinnio di una posata su di un calice vuoto ci ha ricordato che la brigata di
cucina era pronta e…dare inizio, con i calici in alto, alla Soirée.
La
variazione di triglia di scoglio, cruda, croccante e candita ha ricostruito il
percorso storico della cucina di mare nei confronti di questo pesce. Equilibrio
della perfezione e abbinamento armonico con il Brut Docg, 60% Chardonnay, 30%
Pinot Bianco e 10% Pinot Nero.
Mezzi
paccheri serviti con vongole, su fondo di fiore di zucca ed asparagi: un piatto
di altissima qualità dalla persistenza gustativa infinita dove un Brut Rosé,
80% Pinot Nero e 20% Chardonnay, esuberante, moderatamente tannico, ha
brillantemente accompagnato in contrapposizione perfetta la struttura di questo
primo piatto.
Branzino
alla plancia su intingolo di spinaci con leggero tono di limone adagiato su un
letto di purea di patate è stato il secondo piatto, ottimo nella sua finezza ma…dove
il rosé non è riuscito a glorificare l’insieme. L’unico appunto della serata.
Superiore lo spumante; forse un Franciacorta Satèn sarebbe riuscito ad esaltare
maggiormente il piatto.
Infine il gradito ritorno alle
edizioni precedenti: il Buffet dei Desserts. Il Brolo dei Passoni, storico
passito di chardonnay che la sua produzione si perde nei tempi intorno alle
rive del Lago alpino Sebino, ci ha deliziato in perfetta concordanza con l’assortimento
di fine pasticceria, tortini di diversi gusti e variazioni sul tema: quel
pizzico d’inventiva in più che ha permesso di avviare la soirée verso la
conclusione di un percorso enogastronomico dalla piacevolezza infinita.
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