lunedì 28 dicembre 2015

La Cena della Chaîne des Rotisseurs Versilia


Questo l'articolo che verrà pubblicato sulla rivista nazionale Le Rotisseur n° 1/2016
L'anticipo per tutti i Confrères



Raffinatezza e distinzione per il tradizionale appuntamento di fine anno
LA CENA DEGLI AUGURI ALL’ACQUASALATA

Siamo entrati all’Acquasalata e abbiamo capito da subito di essere finiti in un Ristorante dell’Eccellenza. Semplice indiscutibile eleganza giocata su tonalità tenue dove Paola e David Cupisti non lasciano niente al caso. Una location bellissima apprezzata subito dai Confrères del nostro Bailliage. Sapevamo che era la prima volta e l’apprensione mista alla preoccupazione “di non sbagliare” ci ha tenuto con il fiato sospeso. Dopo l’impeccabile accoglienza degna di un professionnel de table ha colpito l’accomodarsi al tavolo imperiale appositamente preparato con i colori della Chaîne. Raffinatezza, distinzione, gusto e grazia; se poi aggiungiamo lo stile e la classe di David Cupisti, lo scenario di grande fascino si è completato.
Il menu preparato per l’occasione è stato a base di pesce; l’aspettativa di vivere un’esperienza di alto livello. E così è accaduto.
Il début de soirée è cominciato con un calice di Berlucchi Satèn ’61. L’iniziale tocco dell’eleganza di un Franciacorta per rivivere l’euforia dei favolosi Anni Sessanta insieme con un chiaro tributo all’anno in cui nacque il primo Franciacorta. Fresco, spigliato, stuzzicante, con note di fiori e frutta gialla ha sancito il momento del primo incontro con gli amici presenti e l’ideale circostanza per un cin nel ricordo dei Confrères non più con noi.
La creatività all’Acquasalata è una delle componenti che si sposano degnamente con la qualità. L’abbiamo capito da subito, dalla presentazione e descrizione degli antipasti tanto da ricordare l’entrée sur les grandes tables d’Oltralpe. Fantasia di Crudité, Polpo alla piastra su vellutata di lenticchie di Castelluccio con radicchio veneto brasato, Baccalà Morro croccante su vellutata di spinaci e salsa d’aglio gentile. L’abbinamento non poteva che essere uno spumante dell’eccellenza vinicola nazionale per esaltare i sapori di questi piatti: Franciacorta Bellavista Grand Cuvée Brut 2009.
E già da questo esordio la materia prima si è rivelata strepitosa come abbiamo avuto conferma per tutta la durata della grande soirée.
Felicetti monograno all’Acquasalata. Non poteva mancare la pregevolezza della pasta trentina. Straordinari. Un primo superlativo esaltato, in abbinamento, da  Chardonnay Nals Magreid 2014 dell’Alto Adige.
Notevole il secondo, preparato con mano attenta. Ombrina bocca d’oro in doppia cottura su pavé di patate e verdure saltate. Una tranche di ombrina di fondale presentata con l’estro creativo di un giovane chef, Matteo Angeloni, lontana da ogni banalità e frutto di una cucina pensata.
Il dessert, cestino croccante con mousse di ricotta, canditi, sfere di cioccolato su crema inglese, è stato studiato appositamente da Matteo per esaltare il vino conclusivo, quello scelto per il cin degli Auguri: Acininobili Maculan 2000.
Inevitabile la richiesta a gran voce della presenza in sala dello staff di cucina per raccogliere il prolungato applauso di tutti i Confrères.


Urano Cuspisti, Vice-Chargé de Presse

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