Questo l'articolo che verrà pubblicato sulla rivista nazionale Le Rotisseur n° 1/2016
L'anticipo per tutti i Confrères
Raffinatezza e distinzione per il
tradizionale appuntamento di fine anno
LA CENA DEGLI AUGURI ALL’ACQUASALATA
Siamo entrati all’Acquasalata
e abbiamo capito da subito di essere finiti in un Ristorante dell’Eccellenza.
Semplice indiscutibile eleganza giocata su tonalità tenue dove Paola e David
Cupisti non lasciano niente al caso. Una location bellissima apprezzata subito
dai Confrères del nostro Bailliage. Sapevamo che era la prima volta e
l’apprensione mista alla preoccupazione “di non sbagliare” ci ha tenuto con il
fiato sospeso. Dopo l’impeccabile accoglienza degna di un professionnel de table ha colpito l’accomodarsi al tavolo imperiale appositamente preparato con i
colori della Chaîne. Raffinatezza, distinzione, gusto e grazia; se poi
aggiungiamo lo stile e la classe di David Cupisti, lo scenario di grande
fascino si è completato.
Il menu preparato per
l’occasione è stato a base di pesce; l’aspettativa di vivere un’esperienza di
alto livello. E così è accaduto.
Il début de soirée è cominciato con un calice
di Berlucchi Satèn ’61. L’iniziale tocco dell’eleganza di un
Franciacorta per rivivere l’euforia dei favolosi Anni Sessanta insieme con un
chiaro tributo all’anno in cui nacque il primo Franciacorta. Fresco, spigliato,
stuzzicante, con note di fiori e frutta gialla ha sancito il momento del primo
incontro con gli amici presenti e l’ideale circostanza per un cin nel
ricordo dei Confrères non più con noi.
La creatività all’Acquasalata
è una delle componenti che si sposano degnamente con la qualità. L’abbiamo
capito da subito, dalla presentazione e descrizione degli antipasti tanto da
ricordare l’entrée sur les grandes tables
d’Oltralpe. Fantasia di Crudité, Polpo alla piastra su vellutata di
lenticchie di Castelluccio con radicchio veneto brasato, Baccalà Morro
croccante su vellutata di spinaci e salsa d’aglio gentile. L’abbinamento non
poteva che essere uno spumante dell’eccellenza vinicola nazionale per esaltare
i sapori di questi piatti: Franciacorta Bellavista Grand Cuvée Brut 2009.
E già da questo esordio
la materia prima si è rivelata strepitosa come abbiamo avuto conferma per tutta
la durata della grande soirée.
Felicetti monograno
all’Acquasalata. Non poteva mancare la pregevolezza della pasta trentina.
Straordinari. Un primo superlativo esaltato, in abbinamento, da Chardonnay Nals Magreid 2014 dell’Alto
Adige.
Notevole il secondo,
preparato con mano attenta. Ombrina bocca d’oro in doppia cottura su
pavé di patate e verdure saltate. Una tranche di ombrina di fondale presentata
con l’estro creativo di un giovane chef, Matteo Angeloni, lontana da ogni
banalità e frutto di una cucina pensata.
Il dessert, cestino croccante con mousse di ricotta,
canditi, sfere di cioccolato su crema inglese, è stato studiato
appositamente da Matteo per esaltare il vino conclusivo, quello scelto per il cin
degli Auguri: Acininobili Maculan 2000.
Inevitabile la
richiesta a gran voce della presenza in sala dello staff di cucina per
raccogliere il prolungato applauso di tutti i Confrères.
Urano Cuspisti, Vice-Chargé de Presse